Ora che il momento di recitare, e quindi affrontare il pubblico, si avvicina; noi attori del laboratorio “il corpo in movimento” facciamo i conti con la dialettica coraggio/paura. Allora in queste giornate afose mi sono chiesto se fosse possibile far entrare il “fresco” nei nostri cuori esprimendo il coraggio di mettersi in gioco e andare avanti. Certo, non siamo attori professionisti e già questa osservazione ci pone su un piano di divertimento e gioco ma l’adrenalina sale. A tal proposito ci può aiutare uno dei passi più belli di tutta la filosofia, scritto da Pico della Mirandola nel 1486. Secondo Pico l’essere umano è <<opera di natura indefinita>> (indiscretae opus imaginis) e per spiegare cosa intende con questa espressione fa pronunciare a Dio Padre le seguenti parole rivolte a Adamo: <<Non ti ho dato, o Adamo, né un posto determinato, né un aspetto proprio, né alcuna prerogativa tua, perché quei posti, quell’aspetto, quelle prerogative che tu desidererai, tutto secondo il tuo voto e il tuo consiglio ottenga e conservi. La natura limitata degli altri è contenuta entro leggi da me prescritte. Tu te la determinerai da nessuna barriera costretto, secondo il tuo arbitrio, alla cui potestà ti consegnai. Ti posi nel mezzo del mondo perché di là meglio tu scorgessi tutto ciò che è nel mondo. Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, perché di te stesso quasi libero e sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto. Tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti, tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori che sono divine>>. NEL PROSSIMO ARTICOLO COMMENTEREMO QUESTA PAGINA.
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LA FORZA DELL’ARTE
- di Pasquale Lazzaro
- 21 Luglio 2023
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- 1 anno fa