Considerare la scuola come un’azienda può rilevarsi un’arma a doppio taglio. Nel senso che alla quantità si rischia di non affiancare la qualità. Può un’impresa avere un’anima, pensare all’umanità dei propri dipendenti? Si sa che nel commercio contano i soldi, la conclusione di affari convenienti, quindi l’interesse, il calcolo materiale. E’ questo il terreno su cui operano gli impiegati della scuola e la vera sfida da cui partire per costruire uomini e non solo macchine capaci di abilità di calcolo. Se si guarda all’affacciarsi sul mondo contemporaneo dell’intelligenza artificiale, si capisce che la base riflessiva non è infondata. Allora a volte basta spostarsi in una scuola di paese dove, a differenza magari di quella di una grande città, resistono valori antichi e autentici basati su una tradizione millenaria che considera lo studente non solo individuo ma persona. Stiamo parlando dell’Istituto di Istruzione Superiore Euclide di Bova Marina, vera e propria locomotiva culturale e fucina di talenti che avranno in mano il futuro. La speranza che nutriamo è che l’intelligenza artificiale abbia sempre anteposte quelle caratteristiche umane insostituibili come le emozioni, i sentimenti, la creatività, l’immaginazione. E’ l’augurio che rivolgiamo agli studenti che hanno ottenuto il massimo dei voti agli esami di maturità e a quelli che li hanno contornati con l’affetto, gli stimoli, gli esempi, la semplice amicizia; perché valga sempre il motto <<che tu vinca o perda, hai comunque ragione!>>. Anche chi non ha preso 100 ha il suo mondo ricco di valori, idee, una realtà che magari il 100 non può contenere viaggiando verso altri lidi, sulle sponde della fantasia. Ma ora, tutti a mare!
Attualità
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Jonica
DOPO IL CENTO VIENE… LA VITA
- di Pasquale Lazzaro
- 17 Luglio 2023
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- 1 anno fa