Sacrificio, dolore, sofferenza, sopportazione, peso della croce; arte della sofferenza. L’etica cristiana non è stata certo foriera di un vivere libero e rispettando il proprio desiderio. Eppure il messaggio originario di Cristo parla di una vita da condursi secondo la fedeltà al proprio desiderio. Da questo punto di vista, Massimo Recalcati ha evidenziato come la stessa psicanalisi abbia origini bibliche; ha scritto proprio un libro in merito a tale argomento. Vivere nel sacrificio è la malattia più grande del nevrotico. Più in generale, quante volte ci capita che per apparire amabili (o detestabili) agli occhi dell’Altro, sacrifichiamo la realizzazione del nostro desiderio. Sempre secondo Recalcati, nel lavoro analitico si tratta di disarticolare il fantasma sacrificale per portare il soggetto di fronte alla responsabilità di assumere singolarmente la verità del proprio desiderio. La Legge, la Parola non ha più un dominio universale in questo modo, ma si sposa con il desiderio soggettivo, essi vanno di pari passo. L’etica viene condensata in questa domanda fondamentale di Lacan: “Avete agito conformemente al desiderio che vi abita?”. Con la domanda proposta, il desiderio si identifica con la Legge, quindi non regge più la distinzione tra bene e male, tra giusto e ingiusto; l’azione etica, a differenza della considerazione Kantiana, è quella che riesce a conformarsi al desiderio che abita la singolarità dell’inconscio. Allora gli auguri di buona Pasqua che rivolgo vanno al cuore di quella che è la nostra vera essenza per assumerci la responsabilità dei nostri sentimenti, e non vivere più nel sacrificio ma al di là del fantasma sacrificale.
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AUGURI UN TANTINO SOVVERSIVI
- di Pasquale Lazzaro
- 7 Aprile 2023
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- 2 anni fa