Il simbolismo del sangue è molto potente. Miti, riti e tradizioni di ogni civiltà hanno sempre fatto riferimento, almeno in uno dei loro passaggi, all’immagine del sangue. E’ una realtà potente perché viene identificato con la vita stessa. E che il sangue sia “vita” lo dimostrano i tanti modi di dire che a esso fanno riferimento. Per indicare la passionalità si dice “mi sento il fuoco nelle vene”; per affermare l’unicità di un legame familiare “sei sangue del mio sangue”; la fedeltà di un’amicizia si sancisce con un “patto di sangue”; contro il rancore si consiglia di “non farsi cattivo sangue”; per mantenere il controllo si usa dire “calma e sangue freddo” eccetera eccetera… Per cui un problema legato al sangue coinvolge sempre il tema dell’energia vitale. Un’energia che può mancare (anemia), che può essere sottoposta a un eccessivo controllo (ipertensione), che perde la sua identità (AIDS), che si distacca dal progetto centrale dell’organismo (leucemia e vari tumori), che ristagna (vene varicose e varicocele). Capiamo quindi l’importanza di donare, di aiutare chi soffre. In tal senso la LADoS è in prima linea.
