9 Maggio 2025
Cultura ed eventi Jonica

ARTE O MORTE

La primavera è giunta nell’area grecanica con il rifiorire della poesia che ha visto la seconda edizione del premio “Persefone” organizzato dall’associazione culturale “Dhelia” di Bova Marina presieduta dal professore Salvatore Dieni. Quest’anno è stata premiata la professoressa Maria Rosa Coracausi. Tante le autorità e gli ospiti illustri del mondo della politica e della formazione i quali hanno posto al centro dell’attenzione il ruolo della donna come anima, colonna portante della vita di tutti i giorni e, ovviamente, le minoranze linguistiche calabresi che si sono viste tutelate e riconosciute grazie al lungo cammino legislativo intrapreso dall’onorevole Fortunato Aloi, presente all’evento di ieri pomeriggio svoltosi presso l’Access Point dell’area grecanica a Roghudi. Persefone è la dea che presiede il mondo degli inferi ma è anche la custode della terra in primavera. Ecco che vita e morte si incontrano in un gioco dialettico in cui bisogna far prevalere la pulsione vitale ma mantenere viva la brace della morte affinchè la contrapposizione generi sintesi, sintesi che è arte, è poesia. Ma che risposte dà la poesia ad una guerra, anzi ad infinite guerre che causano migliaia di morti? Come si esprime la poesia riguardo la colonizzazione israeliana della Palestina e tutte le stragi dimenticate nel mondo? Sembrerebbe che l’arte poetica a volte si limiti a una narrazione autoreferenziale o, per alleggerire il colpo, badi solo a una funzione estetizzante quale era per Gabriele D’Annunzio. Arte come potenza, arte come superomismo senza pietà, oserei dire, per i bambini morti a Gaza. Svegliamoci perché altrimenti, dopo, sarà troppo doloroso e traumatizzante; anzi, lo è già.

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