30 Aprile 2025
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PADRE PARONE

In un contesto basato sulla violenza e la guerra, anche la poesia, se non va al cuore della verità; rischia di apparire ipocrita. Si parla tanto di patriarcato, violenza sulle donne con intenti di mascheramento della realtà in un mondo in cui anche l’arte, a volte, vuole cambiare le carte in tavola. Ho riflettuto sulla condizione femminile del meridione, in special modo della mia terra, immedesimandomi nella condizione di una donna immaginaria che vive sotto l’egida di un padre padrone. Ho scritto quindi una poesia che fa incontrare la natura matrigna leopardiana con il senso di dolore provato dalla donna. Alla fine il mondo naturale e quello spirituale si incontrano sublimandosi nel perdono per i mali che il padre padrone ha causato. Altro che festa del papà: questa è la morte lacaniana del padre.

                                                                              PADRE PADRONE

PADRE PADRONE

DEL TEMPO VISSUTO

HAI LASCIATO SOLO

LA NEBBIA INVISIBILE

DELLA VITA

DISPERSA

TRA RICORDI DI MORTE

E FIABE ILLUSORIE

BATTONO I TUOI PASSI ANCORA

SUL VENTRE MISERICORDIOSO

DELLA MADRE

CHE SOLITARIO TI NUTRE

OGGI FRESCA DEI DONI AVUTI

ATTO D’MORE CONSUMATOSI

FRA LE LACRIME DI UN SOGNO

E LA NUDA TERRA

SU CUI HAI SMARRITO

PER SEMPRE

CHI SORREGGE LE TUE PENE

E D’AMORE

TI PERDONA.

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