Spesso le persone ansiose sono anche individui sensibili che si trovano incastrate in situazioni a loro inadatte. Potrei fare tanti esempi aggravati dalla classificazione di possedere una malattia genetica. Voglio raccontare una storia o meglio una piccola parte di essa narrandola. Fabio era un adolescente sensibile, con un’intensa simpatia umana nei confronti del genere femminile, che osservava con un misto di fascino e di rispetto. Intuiva però che il suo modo d’essere empatico e gentile con le donne sarebbe stato mal giudicato nell’ambiente maschilista in cui viveva. Sicché aveva appreso a nascondere anche a se stesso il suo carattere: più indulgeva a passare del tempo a contatto col proprio mondo interno, più correva il rischio di sentirsi un debole o un invertito, cioè un maschio che tradiva il suo genere. Era pregiudizialmente imbarazzato di amare la poesia, la musica e la grazia femminile e ancora più tormentato era per il fatto che la sua attrazione per il genere femminile era attivata dall’atmosfera che esse stesse generavano, qualcosa di impalpabile e quasi ineffabile, non dalle loro parti anatomiche più o meno pronunciate e penetrabili. Se non avesse saputo nascondersi così bene dietro una maschera da macho, avrebbe potuto sviluppare ansie e fobie sociali, un’immagine interna negativa e una cupa depressione giovanile. Si nascondeva con cura, sapeva di non essere né un debole né un invertito, ma che anzi amava le donne molto più dei suoi amici, che ne parlavano con superficialità e disprezzo. Ma avendo ormai sviluppato la paura di esporre la sua sensibilità, ogni volta che doveva presentarsi a persone sconosciute si sentiva piccolo e imbarazzato.
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NEL PROFONDO DEL CUORE
- di Pasquale Lazzaro
- 16 Luglio 2024
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- 3 mesi fa