Lo spettacolo “corpi in movimento” potrebbe essere la genesi della materia che diventa spirito e si eleva alla ricerca del senso della vita. Tutto ha inizio dalla fine e viceversa, per trovare la collocazione nei corpi degli attori che con i loro movimenti segnano il ritmo della vita e della morte. Perché la morte? Perché la vera arte non può prescindere dalla caduta negli abissi per poi innalzarsi verso l’infinito. Le nostre vite, anzi le emozioni del nostro quotidiano seguono un percorso ciclico che dalla crisi, passa per il senso di colpa, si riprende con le azioni compensative e precipita di nuovo nel caos. Solo chi ha la forza di rompere la catena, la ripetizione, si libra nell’aere come le danzatrici dei corpi in movimento. Ecco che la danza è giunta a liberare l’uomo dalla schiavitù del non senso: i movimenti di Simona, Rossella e Lidia innalzano o meglio sublimano il dolore facendo sognare una dimensione diversa dalla sofferenza di tutti i giorni. Ma l’arte possiede tanti modi di esprimersi e fra questi vi è la parola; quella che Pasquale e Leo esprimono per raccontare una pesantezza esistenziale che, alla fine, diventa segno d’eterno amore che si imprime nel cuore passando attraverso la volontà di non arrendersi e di ricordare chi vogliamo e ci ha voluto bene. Le sedie che si muovono all’inizio dello spettacolo sono un po’ i movimenti basici, materiali della routine; invece le figure che si sostentano più in là, rappresentano l’incontro delle anime che attingono energia l’una dall’altra per poi scegliere di camminare libere nell’incontro con le persone amate o se volete, con Dio. Gli sguardi tra Simona e Pasquale sono le finestre attraverso le quali l’energia fluisce da un corpo a un altro. Il muro non è più limitazione in quanto permette di cogliere aspetti diversi del vivere, momenti anche tragici ma pur sempre comunicativi; quindi transitanti attraverso la parete. Nella parola si imprime tutto. Anche quando non ci saremo più resterà la parola che “protesta, chiama, grida nei vortici stellari e negli sterminati spazi!”.
Bova Marina
Cultura ed eventi
Jonica
ALLA RICERCA DEL SENSO
- di Pasquale Lazzaro
- 19 Marzo 2024
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