La crisi ambientale chiama e la società risponde… E’ questo il punto: se risponda o meno alla chiamata che viene da madre terra oramai distrutta da inquinamento, un modo di vivere basato esclusivamente sulla produzione e il consumo. Si, siamo diventati come degli automi il cui unico scopo è produrre e consumare avendo smarrito la condizione spirituale di conoscenza interiore per un equilibrio di rapporto con l’ambiente. E non è un caso che il convegno sull’erosione delle coste e il dissesto idrogeologico si sia svolto proprio nel salone parrocchiale della chiesa si S. Salvatore di Saline Joniche. Si fa grande rumore sull’emergenza ambientale ora che la terra soffre, ma al di là di progetti, leggi, promesse; sono in pochi a riconoscere che il fattore di cambiamento non può non provenire che da un nuovo ordine dello stato di cose. Una classe borghese sempre più vorace concussa con politica e mafie esercita violenza sull’ambiente e soprattutto sui lavoratori, veri esclusi oggi dal dibattito sulle problematiche d’attualità e sempre più privi di forza e coscienza per ribellarsi. Una condizione che si lega al furore che raggiunge la violenza contro le donne, in quanto fa comodo a una logica di mercato considerare queste ultime come oggetti da sottomettere e dominare. Qualcosa si mosse ma fu tradita. Oggi, i leali e gli onesti non possono far altro che accettare la non azione consapevole, preparando come formiche operose, il terreno per il cambiamento futuro.
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Jonica
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A UN PASSO DAL BARATRO
- di Pasquale Lazzaro
- 24 Novembre 2023
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- 11 mesi fa