<<Generale la guerra è finità>> o è appena iniziata? La poesia di Rocco Criseo dedicata al 4 novembre, la giornata delle forze armate, ci racconta di sofferenza, tragedie, morti fino a giungere nelle strofe finali a parlare di vero e proprio odio che acceca la gente. Allora il vate, da buon artista, riserva quel colpo inverso e opposto all’odio necessario per far andare avanti l’umanità: l’amore. Nella giornata di mercoledì 22 novembre 2023 il circolo Pietro Timpano di Bova Marina ha ospitato i rappresentanti delle forze dell’ordine della locale caserma dei carabinieri, per consegnare, sotto forma di targa, la poesia sopracitata di Rocco Criseo, U quattru novembri.
Storia dell’odio che è antica quanto il mondo e che possiamo rintracciare anche nel micromondo delle relazioni quotidiane. Infatti l’aspro sentimento che si è manifestato nelle guerre e si vive ancora, lo sperimentiamo a volte nella realtà di tutti i giorni quando evitiamo il saluto tra di noi, complottiamo come formiche operose per diffondere il pregiudizio fino, nei casi più gravi, costruire scenari non d’amore ma di vere e proprie “tragedie” greche. Ecco che intervengono le forze dell’ordine con una scelta significativa: la responsabilità di assumere l’odio e la violenza per trasformarli in amore. Anche se poi subentrano le lacune del nostro sistema giudiziario, di recupero del reo; dal punto di vista umano quello dell’arma (anch’essa quando sia veramente onesta, leale e fedele) è un vero e proprio sacrificio che ha assunto spesso la forma del martirio. Intanto l’arte, anche quando è sanguinante ci permette di cogliere il bello della vita e sublimare il male.