Il dottor Carmelo Geremia incarna quella figura di medico antica, che si è saputa adeguare ai tempi moderni. Antica, perché in lui il fattore umano resta fondamentale e lo dimostrano la fedeltà dei suoi numerosissimi pazienti, accompagnata da diagnosi sempre precise ed efficaci. Attuale anche perché da conoscitore dell’uomo, da persona di scienza non disdegna di attivarsi in prima persona per sollecitare le coscienze dei cittadini su problematiche concrete e cogenti. Un lavoro che spetterebbe alla politica ma è pur vero che alla base del politico c’è l’uomo con la sua formazione, i suoi principi, i suoi valori mossi da sensibilità e spirito critico. Ragion per cui il dottore Geremia scende in campo con una lettera significativa, di protesta e da stimolo affinchè i calabresi quando si recano alla urne possano fare scelte ponderate. Il dottore biasima il politico, il Presidente della Regione Calabria per i disservizi legati al sistema di trasporto aviario con la conseguente emarginazione della Calabria dall’Europa e in particolare, le spese eccessive sostenute dai pendolari o viaggiatori in generale. Sotto la lettere alla presidenza.
Buongiorno
Caro presidente ti abbiamo votato perché pensavano rappresentassi il NUOVO.
Voglio evidenziare il totale abbandono della regione Calabria rispetto all’Europa. Da Reggio Calabria, città metropolitana (presunta) i voli aerei partono col contagocce (sempre pieni) ad orari assurdi per Milano, città europea. Si parte il pomeriggio (a far che?) e si deve pernottare (soldi nelle casse lombarde tolte ai calabresi). Per tornare si riparte al mattino (del terzo giorno, perché se una persona va a Milano deve fare qualcosa che non può fare la mattina dopo l’arrivo, entro le 9,40).
Però ci dai la possibilità di tornare la notte (1,30 circa con i ritardi) via Lamezia (serve la navetta per il ritorno a Reggio).
Ma io chiedo: il presidente della regione Calabria che fa? Non dovrebbe tutelare i propri concittadini? Voli sempre pieni al costo di 300/ 400 euro.
I calabresi che viaggiano per lavoro, affari, malattia o anche per semplice turismo si sarebbero aspettati una regione e il suo presidente che PRETENDE dalla compagnia aerea ITA un maggiore rispetto per questa terra che rimane sempre più distante dall’Europa.
dott. C. Geremia