Nutrirsi – per un essere umano – significa accettare il peso della tradizione alimentare, così come essa viene replicata da ogni singola madre, famiglia, società. Poiché non può esistere un solo bambino che ripeta l’esperienza dell’apprendimento alimentare di specie e dell’invenzione storica della cucina (perché morirebbe di fame prima di essere in grado di distinguere un sasso da una patata), ogni bambino riceve il cibo già fatto – scelto e cucinato dai suoi care givers – e se ne alimenta sulla base della fiducia. Dunque: il cibo è l’alimento della specie umana; esso è trattato socialmente, e rappresenta il primo imprescindibile rapporto di fiducia che ogni essere umano intrattiene con la sua famiglia e con la società di appartenenza. La conseguenza ovvia è che non appena questo patto di fiducia è messo a rischio, il bambino sperimenta immediati disturbi dell’alimentazione. L’esperienza più precoce e comune è quella delle coliche, delle stitichezze o delle diarree di cui soffre la gran parte dei bambini piccoli, che testimoniano tanto di difficoltà organiche specifiche quando del cattivo rapporto con la prima figura nutrice. Da ciò consegue l’importanza della scuola con le sue figure di riferimento. Su questo versante l’istituto Euclide di Bova Marina è ai massimi livelli di sensibilità verso le esigenze dei ragazzi al tempo stesso fornendo loro gli strumenti per diventare degli ottimi chef, esperti di sala e pasticceria.
Bova Marina
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NELLE CUCINE DELL’EUCLIDE SI “SFORNANO” CHEF STELLARI
- di Pasquale Lazzaro
- 29 Marzo 2023
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- 2 anni fa