San Basilio è un monaco rivoluzionario per essere stato il primo a strutturare i riti nella liturgia scritta dopo la fine delle persecuzioni dei Cristiani e per aver reso la pratica monastica meno rigida nell’osservanza delle regole. E’ una figura amata sia a Occidente che ad Oriente. Egli ricorda come per la sua formazione sia stata determinante una donna, la nonna paterna Macrina e a tal proposito ricorda Basilio: <<Io non dimenticherò mai in vita mia, i forti stimoli che davano al mio cuore, ancora tenero i discorsi e gli esempi di questa piissima donna>>. Scrisse molte opere di carattere dogmatico, ascetico, discorsi ed omelie, oltre a un trattato per i giovani sull’uso e il comportamento da tenersi nello studio dei classici pagani, e moltissime lettere sui più svariati argomenti. In particolar modo Basilio, vissuto alla fine dell’era delle persecuzioni, detiene un posto di grande importanza nella storia della liturgia cristiana. I riti della Chiesa che prima erano affidati alla memoria e alla estemporaneità iniziarono a strutturarsi, la liturgia iniziò ad essere influenzata da brevi rituali. L’influenza di Basilio in questi rituali è ben attestata nelle fonti. Con il suo esempio e i suoi insegnamenti Basilio esercitò una notevole influenza nella vita monastica del tempo, moderando l’austerità che fino ad allora aveva caratterizzato la vita monastica. Fornì anche un grande contributo nel coordinare le attività di lavoro e quelle di preghiera per assicurarne un più equilibrato ritmo nella giornata del monaco. Fra i suoi eredi abbiamo la fortuna di conoscerli anche nella nostra terra intervistati per noi da Carlo Fiumanò nel giorno della festa del santo “universale”.
Bova Marina
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SAN BASILIO: IL SANTO “UNIVERSALE”
- di Pasquale Lazzaro
- 5 Marzo 2023
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- 2 anni fa
