L’amore conosce tanti modi per esprimersi, uno di questi consiste da parte della coppia per tenere il passo dell’infinito e sopravvivere alla morte, di morire insieme, per volontà reciproca. Ciò accadde ad Andrè Gorz e la sua amata Dorine. Gorz era un filosofo francese della cerchia di Sartre, un marxista rivoluzionario che aveva messo la filosofia politica al centro di tutto trascurando l’altra politica, quella delle relazioni umane. Infatti il rapporto con Dorine fu sempre difficile, caratterizzato dalla freddezza sentimentale di Andrè. La vita della coppi prosegue tra mille stenti, finchè Andrè non ottiene un lavoro da giornalista, nel quale ancora una volta Dorine gli sarà di imprescindibile aiuto (creandogli una banca dati di notizie che aggiornerà per oltre trent’anni). Grazie a Dorine Andrè cessa di essere quel noioso e infelice ideologo radicale che è stato. Il passaggio avviene nel romanzo autobiografico “Il traditore” dove ammette che farsi lasciare da lei avrebbe significato tradire tutto, il senso stesso della sua vita. Nel ’68 l’incontro con Ivan Illich rappresenta lo sbocco che fa diventare Andrè oramai un intellettuale “mutato”. E lo è ancora di più quando, all’età di 52 anni, Dorine affronta un tumore. Nulla da fare, è un aracnoidite, per cui il filosofo senza speranza ha un’ultima visione prima della decisione di morire insieme presa un anno prima. <<HAI APPENA COMPIUTO 82 ANNI, SEI SEMPRE BELLA, ELEGANTE E DESIDERABILE. SONO CINQUANT’ANNI CHE VIVIAMO INSIEME E TI AMO Più CHE MAI. RECENTEMENTE MI SONO INNAMORATO DI TE UN’ALTRA VOLTA E PORTO DI NUOVO IN ME UN VUOTO DIVORANTE CHE SOLO IL TUO CORPO STRETTO CONTRO IL MIO RIEMPIE. LA NOTTE TALVOLTA VEDO LA FIGURA DI UN UOMO CHE, SU UNA STRADA VUOTA E I NUN PAESAGGIO DESERTO, CAMMINA DIETRO A UN CARRO FUNEBRE. QUEST’UOMO SONO IO. SEI TU CHE IL CARRO FUNEBRE TRASPORTA. NON VOGLIO ASSISTERE ALLA TUA CREMAZIONE; NON VOGLIO RICEVERE UN VASO CON LE TUE CENERI. […] SPIO IL TUO RESPIRO, LA MIA MANO TI SFIORA. CIASCUNO DI NOI NON VORREBBE SOPRAVVIVERE ALLA MORTE DELL’ALTRO. CI SIAMO SPESSO DETTI SE, PER ASSURDO, AVESSIMO UNA SECONDA VITA, VORREMMO TRASCORRERLA INSIEME>>.
L’anno dopo, di comune accordo, i due innamorati si suicidano insieme.