E’ stato il periodo buio della storia del comunismo quando Stalin prese il potere e, nella stessa natura del gesto, privò di quella apertura democratica rappresentativa dei principali referenti del Marxismo (i lavoratori) le forze Bolsceviche che tanto sangue versarono per cambiare lo stato delle cose esistenti. La dittatura staliniana non ebbe come conseguenza solo la deviazione dalle linee guida Trotskiste ma apportò dei danni alla mentalità comune per cui si fa di tutta l’erba un fascio, fino a identificare il comunismo solo nella figura di Stalin. E il Partito Comunista d’Italia? Bene, si allineò allo stalinismo ma seguendo un’ andatura alterna a momenti autonomi, di difesa degli oppressi con fasi di rientro nel binario della classe borghese e capitalistica. Indicativa a tal proposito la così detta Svolta di Salerno che tradì proprio i proletari anche stavolta unendo più partiti politici. Siamo, utilizzando le parole del compagno Pino Siclari, nella fase del Termidoro delle rivoluzioni nelle quali si parte con obiettivi e ideali che poi vengono disattesi. Perché la natura umana è stratificata in vari interessi e opinioni. Da qui, il cambiamento è possibile, come sostiene il compagno Marco Ferrando, se almeno quelli che condividono una visione marxista rivoluzionaria sono uniti.
Politica
Reggio
IL MARXISMO AUTENTICO
- di Pasquale Lazzaro
- 12 Febbraio 2023
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- 2 anni fa