Le elezioni regionali calabresi del 7 ottobre 2025 sono più di una truffa.
Sono un vero e proprio colpo di mano politico con il quale il presidente uscente Roberto Occhiuto non solo risponde a un’inchiesta della procura di Catanzaro ma si pone, inoltre, come aspirante Bonaparte della Calabria imponendosi come nuovo uomo forte della regione al di sopra del suo stesso partito di appartenenza.
Tutto ciò anche grazie a norme elettorali fondate su un impianto presidenzialistico e decisionista, tutto ciò anche grazie ad una crisi profonda della società calabrese in cui il tradizionale strapotere di mafia e massoneria si accompagna a una profonda sfiducia delle masse subalterne.
Il combinato tra legge elettorali farlocche e un astensionismo massiccio farà sì che il “nuovo” presidente della Calabria, dotato di poteri più forti, sarà eletto da una minoranza di elettori.
La sinistra calabrese prigioniera di logiche governiste e lacerata da faide interne velenose e voti incrociati si illude di trovare una via d’uscita imboccando la strada di un campo largo in cui si convogliano esperienze tra di loro diverse ma tutte caratterizzate da un sostanziale interclassismo costitutivo.
Così liquidata la candidatura di Flavio Stasi (AVS) la candidatura di Tridico (M5S) imposta dai vertici romani è una pezza sdrucita condannata a una sconfitta quasi certa.
Né le cose cambiano con la presenza di un soggetto rosso- bruno (Democrazia Sovrana e Popolare) caratterizzata da un’identità politica chiaramente populista e reazionaria.
Nessuna voce dunque parlerà esprimendo chiaramente gli interessi delle classi subalterne e quindi potendo beneficiare di un’indicazione di sostegno elettorale critico.
Il PCL dunque utilizza la scadenza elettorale non solo per propagandare le sue posizioni politiche di denuncia ai caratteri truffaldini delle elezioni regionali, per richiedere il rispetto dei fondamentali diritti democratici, ma per costruire il suo rafforzamento al consolidamento di un soggetto classista che raggruppi i comunisti e le comuniste che si battono per un rovesciamento rivoluzionario del presente ordine costituito e per l’affermazione di un nuovo ordinamento sociale.
Reggio Calabria
Partito Comunista dei Lavoratori – coordinamento regionale
Attualità
Politica
REGIONALI CALABRESI: UNA TRUFFA INDECENTE
- di Pasquale Lazzaro
- 13 Settembre 2025
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- 6 ore fa

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