L’Unione Europea destina 800 miliardi di euro per il riarmo del vecchio continente in una situazione di guerra non solo commerciale in cui la vicenda dei dazi moltiplica il disordine mondiale.
Si alzano da sinistra infervorate voci contro il riarmo, ma il pacifismo da solo non risolve nulla.
Non si può in nessun caso subire il diktat del neo imperialismo Putiniano e non si può subire il nuovo patto di Yalta che sancisce una nuova spartizione del mondo.
Oggi la storia attraversa uno snodo cruciale.
Se allora ad Hitler fossero state opposte le bandiere del pacifismo, cosa ne sarebbe stato del mondo?
In realtà ancora una volta si torna alla questione di fondo.
L’unica risposta valida alle crisi dell’umanità è la rivoluzione.
No al riarmo ma anche no al buonismo dei vecchi e nuovi pacifisti; no a Trump, no agli imperialismi europei, no a Putin e Xi.
La catastrofe del socialismo reale ha significato una crisi profonda dell’internazionalismo rivoluzionario, il PCL ne giudica assolutamente indilazionabile il suo rilancio.
La sola via per la pace è l’internazionalismo rivoluzionario.
