30 Aprile 2025
Attualità Politica

L’AUTONOMIA DELLA “TIRANNIDE”

Aveva dato il sangue per costituire l’unità d’Italia, con stupri, saccheggi, drenaggio di risorse economiche, manodopera a basso costo; e ora, con il governo Meloni, si ritrova in una situazione imbarazzante e di impoverimento delle sue genti.

Stiamo parlando del Meridione d’Italia che, con l’autonomia differenziata rischia di morire definitivamente.

Il dicktat imposto dai LEP, i livelli essenziali di prestazioni, non farà altro che ripristinare le gabbie salariali e quindi enormi differenze di reddito tra Nord e Sud.

I servizi pubblici passeranno ai privati annientando le possibilità per molte persone, le quali si aggiungeranno a quelle già svantaggiate.

Le regioni, stando all’ontologia della autonomia differenziata, diventeranno suddite dei loro presidenti, che, da padroni, attueranno un vero e proprio dispotismo. Qualche presidente non solo di uno schieramento si sta già battendo per il terzo mandato.

Il PCL ritiene che questa controriforma è un punto essenziale di un attacco complessivo contro le masse popolari.

Si vada a una forte mobilitazione, ad uno sciopero generale vero con la prospettiva di un’alternativa socialista: il governo dei lavoratori.

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