La luce delle stelle ha illuminato la serata di varietà artistico svoltasi in Piazza Municipio, a Bova Marina, martedì 8 agosto ’23. Mi soffermerò brevemente sull’aspetto della recitazione senza nulla togliere, ovviamente, a poeti, musicisti e cantastorie. Ci sono dei limiti nell’essere umano che possono essere superati. Ma come si arriva alla propria individualità? A concorrere contribuisce un mix di fattori che vanno dalla genetica (si dice l’1% circa), la cultura, le relazioni, l’esperienza, la memoria, non ultime le condizioni materiali e –per una percentuale altissima a detta di Einstein- l’esercizio e la pratica continui. Io aggiungerei che a completare il quadro ci vuole un pizzico di fortuna. Anche se, la fortuna è come una donna da avvicinare e corteggiare; forse un po’ machiavellicamente scrivendo. Ritengo fondamentale il teatro perché consente di riprodurre il mondo sublimandolo nella forma che più si addice ai propri bisogni. Il teatro è come la vita di tutti i giorni: puoi sperimentare tanto la vita quanto la morte, la violenza, la concordia, le tempeste dell’animo umano, anche l’ironia, il sarcasmo. Solo che il tutto si realizza artisticamente, teatralmente appunto, significa che il corso degli eventi può essere cambiato, le proprie emozioni possono manifestarsi correggendone gli aspetti negativi e ritornare sulla scena reale migliori, cittadini cambiati in positivo. E’ esattamente la funzione che svolgeva nell’antica Grecia: la funzione catartica che può quasi avvicinarsi all’insegnamento, una nascita, un tirare fuori e non solo inculcare. E da Bova Marina cosa può nascere? Bè, le tematiche che affronta il teatro sono molte come vedremo nei prossimi articoli.
