Lo spettacolo “corpi in movimento” ha avuto la forma della magia fusasi con l’originalità del contemporaneo. Una performance che ha visto protagonisti tre femmine e due maschi per far vibrare il corpo e la mente verso scenari di sogno. Lo sguardo complice tra il sottoscritto e l’insegnante Simona Gentile ha aperto il regno dell’anima della danza. Movimenti leggeri e ritmici al tempo stesso, visioni personali interpretate confrontandosi anche con una parete, passando per la leggerezza creativa della danza, giungere alla poesia e terminare facendo rivivere una donna che in me, ha lasciato un segno indelebile. Il teatro è anche questo, parla di mondi sconosciuti eppure così vicini come la luna di ieri sera che sembrava toccarsi con un dito. L’esibizione ha visto il riflettersi di coscienze inquiete e complementari verso il raggiungimento della pace, della serenità. Ciò che resta, alla fine di tutto, se nulla dovesse esistere, è la parola <<sussurrata una volta da effimere labbra che corre e corre nei campi interstellari, fra i vortici galattici, e protesta, chiama grida!>> Questo è il senso. E il sipario si è chiuso ma solamente per nuovi viaggi.
