Abbattere muri significa aprirsi al dominio dei possibili facendo miscelare usi, costumi e tradizioni dei popoli al fine di diventare un unico grande respiro di umanità. Ed è proprio nel segno dell’umanità che la FLAI – CGIL di Gioia Tauro (Reggio Calabria) ha organizzato anche quest’anno il torneo di calcio a cinque con squadre composte da migranti richiedenti asilo. “Il nostro torneo, la nostra partita deve essere una sfida alla sensibilizzazione, basata su principi solidi e importanti quali l’integrazione e l’accoglienza”. Questa l’introduzione di Rocco Borgese di FLAI – CGIL. Valori che si intende diffondere con il bellissimo e antichissimo gioco del calcio perché faccia breccia nei cuori della gente. “Ecco quindi una partecipazione al torneo Sancalogerese, per smorzare temi ricorrenti che parlano di odio, sfruttamento e discriminazione, per dire che siamo cittadini del mondo” –prosegue il responsabile del sindacato. La scelta di organizzare questo torneo è sicuramente appropriata ai tempi che stiamo vivendo in cui il neoliberismo, dimenticandosi della semplicità di essere e amarsi reciprocamente; lascia spazio alla competizione non nel senso sportivo della parola ma come invidia, cattiveria, narcisismo tra la gente. Un sindacato che finalmente fa uno sforzo per guardarsi dentro, dopo la crisi generale dei sindacati, e porta nella pratica del campo da gioco il rispetto per le forze più deboli della società. Il torneo si svolgerà in località Torretta San Calogero (VV). Attendiamo il fischio di avvio gara ricordando e ricordandoci che la cittadinanza con i sui elementi di civiltà si conquista con l’impegno e lo sforzo di ogni giorno nell’onorare i valori citati da Rocco Borgese.
Sport
Il pallone che parla di umanità
- di Pasquale Lazzaro
- 2 Agosto 2022
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- 2 anni fa