Accade che, mentre una montagna di euro viene utilizzata per operazioni di cosmetica urbana per il rifacimento di strade e piazze del centro di Reggio Calabria, nella zona del S’ Agata la popolazione resti senza acqua potabile e senza quella destinata alle attività agricole.
Così pure a Pellaro.
Accade tutto ciò mentre le tariffe per un servizio idrico fantasma toccano livelli vertiginosi.
Il clima è siccitoso ma la rete idrica assomiglia a un colabrodo bucato.
Le responsabilità della Sorical e degli amministratori sono evidenti e pesanti.
Occorre rimettere al centro i veri bisogni della città a partire dalle sue periferie e dai soggetti più deboli e indifesi.
Si fronteggi l’emergenza idrica ma più in generale i lavoratori e i cittadini di Reggio Calabria devono vivere in una città decorosa.
RC,14-08-2024 La sezione reggina del
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI