13 Novembre 2025
Attualità Jonica

DEGRADO AL CIMITERO DI SALINE

“Guardate che cosa c’è sopra quei sacchi. È una la cassa di zinco piegata in più parti.” Questo il grido lanciato da più di un cittadino di Saline che hanno chiamato “Gazzetta del Sud” per mostrare quello che “offende i nostri occhi ogni volta che passiamo”.

Queste le parole di chi ha acceso i riflettori su un caso emblematico che si trova nel cimitero di Saline. Dopo la messa celebrata davanti ai rifiuti nel cimitero di Montebello adesso spuntano i sacchi bianchi all’interno dell’ex sala delle autopsie che si trova proprio all’ingresso del camposanto di Saline.

Sono della stessa tipologia di quelli presenti nel centro storico del paese. Ma ciò che impressiona è quello zinco piegato su sé stesso poggiato sui sacchi che contengono rifiuti.

Non si sa cosa ci sia all’interno perché la porta, i cui vetri si presentano rotti in più parti, è chiusa con catena e lucchetto. Certamente non ci sono fiori freschi. Questo è sicuro. Accanto, sulla sinistra, dentro un carrello, un sacco aperto mostra calcinacci provenienti, forse, da qualche estumulazione. Accanto un tavolo di legno logorato dal tempo. Sulla destra tanti sacchi in fila con altri messi uno sull’altro mentre al centro un corridoio che mostra il resto della sala che è preferibile non descrivere. Sarebbero bastati due scuretti al posto dei vetri rotti per togliere dalla vista il senso dell’abbandono e del degrado. Oppure, nella peggiore delle ipotesi, si poteva collocare un pezzo di compensato, così come è stato fatto per chiudere l’ingresso della cappella. Della stessa, purtroppo, sono rimaste solo le mura. Il tetto, infatti, è assente da tempo. 

Vincenzo Malacrinò

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