Ci sono cose, chiamiamole pure archetipi, che vanno oltre la morte, oltre il finire della materia rispetto ai nostri occhi che si chiudono. Si può trascorrere un’intera esistenza cercando il senso per poi comprendere in una sorta di riassunto quali elementi resteranno per sempre. In realtà esistono e si perpetuano all’infinito. Io con la poesia cerco di fare riassunti di pezzi di esistenza per costruire un puzzle che poi sarà forse un pezzo di marmo o un cumulo di macerie sulle mie ossa. Comunque l’archetipo di oggi riguarda l’estate che torna sempre. Anche se fanno esplodere una bomba nucleare, l’estate torna sempre come la vita, la morte, le emozioni ecc… E’ ANCORA ESTATE
GUARDO NEL SOLE
CON IL FILTRO DELLE TUE LACRIME
MA NON PER IL DOLORE
SOLO PER LA GIOIA DI RIMIRAR
L’AZZURRO OLTRE LA MONTAGNA
ALL’IMPROVVISO ESPLODONO
GOCCE DI PIACERE
SULLE TUE COSCE LACCATE DAL SOLE
QUANDO RIAPRO GLI OCCHI
NON E’ PIU’ ESTATE
NE INVERNO
SONO MORTO.
ED E’ GIA’ UN’ALTRA VITA