Il valore della memoria ha senso se si possiedono le strutture basilari per comprenderla, diffonderla, elaborarla e eseguire azioni concrete per realizzare un futuro di pace. Le donne della FIDAPA di Melito Porto Salvo hanno la consueta forza di scendere in campo e sfidare la guerra, i pregiudizi, l’incomunicabilità, l’ignoranza per creare le condizioni della pace. Almeno gettano un seme, dimostrando che la sensibilità femminile è l’unica e vera arma per dare fondo a un nuovo ordine sociale. Tuttavia il cammino è impervio, le difficoltà non mancano, come fa notare il sindaco Salvatore Orlando che evidenzia il crollo della base culturale della società. In risposta a ciò si inseriscono gli interventi della presidente della Fidapa Anna Rita Foti e della presidente commissione cultura Palma Rita Mafrici. Il loro invito al dialogo, prima di tutto ripartendo dalla memoria, l’uso del rispetto fra le genti. Sono parole come un balsamo contro le ingiustizie, il dolore, la sofferenza attuali. Ma, in termini pratici, mi domando se esista una via per realizzare la pace tra ebrei e palestinesi o russi e ucraini. La risposta la rintraccio nell’analisi del “vecchio con la barba” che parlando della “Questione ebraica” rinviene solo nell’unione delle masse proletarie ribellantesi ai loro tiranni, la possibilità della fratellanza.
	
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									PER LA PACE SERVONO LE DONNE
- di Pasquale Lazzaro
 - 18 Febbraio 2024
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 - 2 anni fa
 

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